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ALMANACCO DELLA CRUDELTA'

LA LOTTERIA DI BABELE.
Appunti filosofici su caso e fortuna nella società della comunicazione

Di Andrea Tagliapietra. La Biblioteca di Babele è l'ologramma, l'orizzonte della comunicazione totale: «tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue». Borges, da buon neoplatonico, afferma l'assioma per cui «la Biblioteca esiste ab aeterno». Eppure, se noi riuscissimo ad immaginare la creazione di questa biblioteca, il suo farsi e il suo divenire nel tempo, ecco allora che la lettura dell'altro racconto di Borges, La lotteria a  Babilonia, parrebbe, a suo modo, fatale. Vi si descrive, infatti, «un paese vertiginoso, dove la lotteria è parte principale della realtà» . Un luogo in cui «il numero dei sorteggi è infinito», «nessuna decisione è finale» e «tutte si ramificano in altre». Babilonia è la preistoria di Babele, il "prologo in terra" dell'universale biblioteca dei segni, nient'altro che «un infinito gioco d'azzardo».

L'INTERVISTA IMPOSSIBILE

L'attesa del Simulacro. "L'arte" Dieci brevi anni della vita di Mauro Manca
Di Nicola Marotta. Confesso che nel momento cruciale mi sono ribellato al destino che mi aveva concesso solo una vita breve, ma faceva anch'essa parte dello stesso "pacchetto". Quando si è in auge ci si crede eterni, e così sono volati i miei anni migliori ...

PROSPETTIVE

In merito alla tematica proposta nel precedente numero di XÁOS - "Le vie del Desiderio" - si pubblicano gli interventi:

La forza del desiderio e la progettualità
Di Sergio Berlinguer. Prometeo è comunemente rappresentato come simbolo del tentativo dell'uomo di ribellione verso la propria natura, in senso antropologico può essere visto come l'eroe culturale cioè colui che fonda miticamente la civiltà trasgredendo i limiti imposti dalla natura arcaica e primordiale. Il mito di Prometeo ci rimanda all'idea di impresa, di sforzo titanico, di lotta contro le forze che soverchiano l'uomo nel suo slancio verso l'assoluto e introduce il tema del desiderio in relazione alla condizione umana. La forza del desiderio è dunque tensione costruttiva ma è anche ossessione accecante, lato oscuro del desiderio che perverte la percezione stessa asservendola e distorcendo i pensieri e le fantasie.

Il desiderio e l'immagine. Note sul pensiero di Tommaso d'Aquino
Di Martino Cambula. L'uomo desidera Dio, perché Dio ha immesso in lui tale desiderio, legato alla somiglianza della natura di entrambi. Il desiderio di vedere Dio, che di per sé è di natura conoscitiva e contemplativa, assume anche la forma psicologica di impulso inarrestabile verso la felicità; ma dietro il bisogno psicologico c'è, come sua causa, l'essenza razionale dell'uomo, la "stoffa" - per così dire - di cui egli è fatto e che -, simile alla forza di gravità o all'eros platonico, lo inclina verso Dio come beatitudine ultima, infinita, totalmente appagante.

Non desiderare la donna d'altri? Ma così ho più tempo libero
Di Massimo Dasara. Uno si mette a scrivere perché non sa tirare di boxe e non ha fegato, perché ha i denti storti e non può sorridere come vorrebbe, perché per gli impotenti di ogni sorta non c'è altra strada, perché tutti i brutti sono scrittori o assassini e lui non è capace di far del male ad una mosca, perché scrivere lo fa sentire importante, perché per essere chiamati scrittori non c'è bisogno di scrivere bene e per essere chiamati figli di puttana fa lo stesso se si ha una madre che è una santa [. . .] Il bello è che scrivere non serve a nulla di ciò che uno vuole. Scrivere è un limite, un dolore, un difetto in più [...]

Il soggetto del desiderio.
La costruzione dell'inconscio secondo Jacques Lacan

Di Sebastiano Ghisu. Da ciò che Lacan chiama manque-a-être, mancanza che è causata in ultima analisi dal linguaggio che spezza il rapporto immediato con se stesso e con la madre, sorge il desiderio come domanda. Il desiderio si articola dunque attraverso ciò che lo ha determinato, si articola come lingua, vale a dire attraverso quelle operazioni che la lingua rende possibile e che costituiscono la lingua: la metafora e la metonimia.

Il desiderio oltre l'Io verso il Tutto

Di Francesco Pala. In risposta alla crisi culturale dell'occidente, tra moderno e postmoderno, e alla diffusione degli orizzonti di senso orientali, un percorso che, passando per Spinoza, Jung e Deleuze, propone la destituzione della soggettività attraverso le dinamiche del desiderio e dell'inconscio conducendo a nuove modalità di individuazione e di coesistenza.

Anarchia del Desiderio. Il soggetto rapsodico tra Lacan Deleuze e Artaud

Di Alessandra Pigliaru. E' nel Caos che il soggetto ha origine. Lo sgretolamento del soggetto è il grembo del desiderio. Attraverso il pensiero di Lacan, Deleuze e Artaud il desiderio percorre sentieri e fenditure trasversali: sorge nella manque-a-être in Lacan, si "rivolge" al Corpo senza Organi e al suo piano di consistenza in Deleuze; "straripa" nella danza alla rovescia di Artaud. In appendice una suggestione poetica: l'alchimia del desiderio è l'immagine della nostalgia riflessa allo specchio.


INTERSEZIONI

La libertà di K. Un'interpretazione politica dell'opera di Franz Kafka
Di Graziella Barmina. Nelle storie di Kafka tutto appare esagerato. Ma, per Hannah Arendt, il senso di esagerazione scompare non appena si legge la storia, cioè la finzione, non come una situazione reale ma come un modello delle situazioni reali. Così la finzione diventa il modello e la realtà diventa l'imitazione. In questo capovolgimento sta per la filosofa lo humor kafkiano.

Intervista ad Alda Merini
Di Giusy Calia. «...Il poeta non sa, l'uomo non sa, che un po' d' infelicità è il condimento della vita. Per esempio: "avere la casa perfetta, però è senz'anima…"
Invece lei viene dentro qui e trova un "baiame della Madonna", che le vien voglia di fare qualcosa, di mettere un po' d'ordine… Queste case asettiche , che sono tutte così perfette, perché "devono" essere perfette… eppure nel mio disordine io mi trovo, o no?»


Giovanni Ferrario. Il buco con la menta intorno. Di Josephine Sassu.

La Mercurialità della parola: l'ermetico
Di Susanna Mati. La categoria dell'ermetico coincide col mondo intermedio; la sua omonima divinità, Hermes, è connotata infatti da tratti divini, ma anche demonici; dio del viaggio, del furto, della via, del mistero, della notte, Hermes rimanda alla mobilità del percorso dell'anima e all'apparizione di una figura parlante. A quest'ambito, infatti, appartiene sostanzialmente il prodursi della parola e il movimento dell'interpretazione, l'ermeneutica, che tiene aperto il canale per il contatto e lo scambio tra i diversi livelli di realtà, così come Hermes guida le anime ed è messaggero e mediatore dei superni

Ex-sistere ... un lusso ontologico.
Di Mario Pischedda


GIOCHI E PAROLE ... Uno spazio che accoglie e attende parole. Quelle di chi ama scrivere, racconti che hanno voglia di farsi leggere, di chi vuole trasmettere una storia o di chi usa parole come note.


PERCORSI

MIRÒ APPUNTI DELOCALIZZATI A PROPOSITO DI UNA NUOVA MEDIALITA' APROSPETTICA DEGLI SPAZI
2. Incursione III Il senso della prospettiva geometrica. Il contro-senso di un nuovo spazio. IncursioneIV: L'Enigma. Sub-questione epistemologica
Di Giuseppe Marcone. Le prime due incursioni, che costituiscono la prima parte di un percorso di scavo estetico in tre momenti, hanno ripercorso il rapporto di Mirò con il linguaggio tradizionale ed il surrealismo come estraniazione per poi addentrarsi nella questione contenuto-forma. Attraverso le altre due Incursioni, che qui presento, si tenterà di evidenziare la non scontata tridimensionalità della pittura dell'artista catalano, una pittura che aveva 'sentito' nuovi spazi come nuove relazioni di cose, nuovi coinvolgimenti sensoriali che accelerano e decelerano non su piani sghembi, ma su di un nuovo coinvolgimento percettivo.

DOSTOEVSKIJ: LA BELLEZZA, IL MALE, LA LIBERTÀ. Un percorso filosofico in tre tappe / 2. "L'idea di male assoluto nei Demoni di Dostoevskij"/
Di Andrea Oppo. E' un percorso filosofico-teoretico in tre parti (Cfr. 1. Quale Bellezza salverà il mondo? L'Idiota di Dostoevskij e un difficile enigma) all'interno del pensiero di F.M. Dostoevskij, seguendo altrettante tematiche-chiave del grande scrittore russo: la Bellezza, il Male e la Libertà. Attraverso la lettura dei tre grandi romanzi della maturità (L'Idiota, I Demoni e I Fratelli Karamazov) e le analisi che i suoi più grandi interpreti, specialmente in Russia, hanno dato di lui, questo percorso si propone di rintracciare, dentro alcune idee e analogie ricorrenti, le più autentiche sorgenti filosofiche di un autore a cui, secondo Nikolaj Berdjaev, «forse la filosofia ha insegnato poco, ma dal quale la filosofia ha molto da imparare»


XANADU

Il cyborghese piccolo piccolo.
Riflessioni a margine del rapporto fra tecnologia e letteratura

Di Domenico Fiormonte. Il problema della comunicazione del futuro, e dunque anche della scrittura, è né più e né meno che il problema delle 'macchine', di cosa saranno esse e di cosa saremo noi in grado di fargli fare. È azzardato dire che dalle macchine dipenderà la nostra immaginazione? ...

Il naufragio della bellezza. A partire da Lyotard

Di Giuseppe Pulina. Grazie alla digitalizzazione della realtà, alla sua intima riduzione in cifre e mirabolanti artifici in cui viene a compiersi una nuova (ma quanto trionfante?) intesa tra l'uomo e la macchina, le arti plastiche dispongono oggi del più rivoluzionario degli strumenti...

Arte visiva e tecnologie digitali

Di Vilma Torselli. La modernità è tensione, curiosità, aspirazione in grado di trasformare un momento di cambiamento in un momento di crescita e di rinnovamento, è, per citare Bruno Zevi, una coscienza che "fa della crisi un valore". Prima o poi anche l'arte digitale avrà il suo?

Esposizioni Ultrarapide. Di Diego Zuelli.



LIBRI

Il bastone immerso nell'acqua di Andrea Oppo
Di Alessandro De Roma. "Antico argomento presocratico, il bastone immerso nell'acqua che nel riflesso appare storto ha attraversato la storia del pensiero filosofico a simboleggiare il problema stesso della conoscenza, con il quale tutti i singoli autori si sono di volta in volta cimentati...."

Il pensiero di Luigi Pareyson nella filosofia contemporanea a cura di Giuseppe Riconda e Claudio Ciancio
Di Giusy Nieddu. "Con il Convegno su Pareyson, organizzato a torino il 27 febbraio 1999 dal Centro Studi Filosofico-religiosi L. Pareyson, si voleva fare il punto sulla recezione del suo pensiero soprattutto nelle generazioni più giovani di studiosi (...) mettere in luce quegli aspetti del suo pensiero che risultano più vivi e interessanti per le nuove generazioni di ricercatori che non sono stati suoi diretti allievi" (G. Riconda, C. Ciancio)


Anno II, N.2 Luglio-Ottobre 2003


Xaos Giornale di confine
Rivista on line di filosofia arte e letteratura


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